Tuttavia, l'agricoltura è anche parte della soluzione climatica, ha e avrà un ruolo centrale nella costruzione di un futuro più sostenibile, e dovrà affrontare diverse sfide:
- Soddisfare, con meno input e meno suolo a disposizione, le richieste della popolazione mondiale che è in continua crescita. L'Organizzazione delle Nazione Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) stima che entro il 2050 dovremo produrre il 60% in più di cibo per sfamare una popolazione mondiale di più di 9 miliardi di persone.
- Produrre in condizioni non ottimali e affrontare continuamente condizioni meteorologiche estreme come siccità, inondazioni e gelo.
Il settore agricolo non ha altra scelta se non intraprendere una nuova rivoluzione verde, che significa aumentare la produttività e la qualità dei raccolti applicando pratiche sostenibili e riducendo l'impatto ambientale.
La resa di una coltura è una misura standard della quantità di produzione agricola raccolta per unità di superficie. È probabilmente la misura più importante della performance di qualsiasi agricoltore e anche il reddito dell'agricoltore dipende da essa.
La resa per ettaro, però, non è meno importante della qualità della produzione stessa. Infatti, una resa elevata ma di scarsa qualità non consente all'agricoltore di raggiungere i suoi obiettivi di redditività e aumenta notevolmente le difficoltà in fase di commercializzazione. Al contrario, una migliore qualità del raccolto, che porta ad avere produzioni con caratteristiche qualitative e organolettiche superiori, corrisponde ad un maggior valore di mercato della produzione agricola e quindi una maggiore redditività. La ricerca delle caratteristiche qualitative dipende principalmente dal tipo di coltura e dalla sua destinazione, come il consumo umano o l'alimentazione animale.
Pertanto, resa e qualità sono entrambe fondamentali per garantire la redditività dell'agricoltore. Detto questo, non c'è da stupirsi che la maggior parte degli agricoltori si trovi in una ricerca costante che può essere riassunta in questa domanda: "Come aumentare la resa e la qualità del raccolto?".
Vediamo quali sono le principali e più efficienti soluzioni di Hello Nature che possono aiutare gli agricoltori a ottenere rese e qualità migliori dalle loro colture.
LE SOLUZIONI DI HELLO NATURE PER MIGLIORARE LA RESA E LA QUALITÀ
Concia microbiologica delle sementi: la produttività agricola dipende dalla qualità del seme con cui gli agricoltori seminano i loro campi. La nostra strategia biologica di trattamento al seme, a base di microrganismi (Micorrize, Trichoderma, batteri della rizosfera) è la soluzione migliore per iniziare la coltivazione e salvaguardare la qualità dei semi a vantaggio della produttività e della qualità del raccolto. È la base sostenibile dell'intero ciclo colturale, consente una migliore germinazione, aumenta la resistenza delle piante agli stress abiotici, la disponibilità di nutrienti e lo sviluppo delle radici. Le nostre soluzioni concianti hanno un'azione polivalente ed un’elevata persistenza, stimolano e supportano lo sviluppo della pianta durante l'intero ciclo colturale. I nostri prodotti concianti superano i limiti della concia tradizionale, grazie alla loro azione polivalente e all’elevata persistenza d’azione: applicano al seme in modo preciso e localizzato molecole biostimolanti e microrganismi finalizzati a stimolare e sostenere lo sviluppo della pianta durante tutto il ciclo colturale. Inoltre, le nostre conce a base di microrganismi, oltre ad essere naturali ed impiegabili anche in agricoltura biologica, garantiscono una buona performance produttiva e qualitativa in ogni condizione di terreno e clima. Senza l'uso di semi conciati, si incorre in perdite di raccolto anche superiori al 20% e possibili aumenti dei costi fino al 200%.
Fertilizzanti: la resa e la qualità sono fortemente legate all'apporto di nutrienti attraverso i fertilizzanti. Le piante hanno bisogno della giusta combinazione di nutrienti per vivere, crescere e riprodursi. Il loro impiego dovrebbe essere equilibrato e attento. L'uso eccessivo di fertilizzanti, infatti, può influire negativamente sulla qualità del suolo e, quindi, sulla produttività agricola. L'obiettivo dell'applicazione dei fertilizzanti è commisurare gli apporti degli elementi nutritivi alle reali necessità della coltura senza incorrere in sovradosaggi che, oltre a costituire un costo inutile per l'agricoltore, potrebbero incidere negativamente sulla qualità del suolo e causare inquinamento ambientale, o in sottodosaggi che porterebbero a produzioni ridotte e talvolta di scarsa qualità e, a lungo andare, potrebbero diminuire la fertilità complessiva del suolo.
La soluzione migliore è utilizzare correttamente i fertilizzanti seguendo un accurato e specifico piano di concimazione definito in base a:
- la coltura e le dinamiche di assorbimento;
- la quantità e la qualità della produzione che si prevede di ottenere;
- le caratteristiche fisico-meccaniche e chimiche del suolo;
- le condizioni climatiche della zona di coltivazione;
- le colture in avvicendamento sull'appezzamento da concimare.
I nostri fertilizzanti sono adatti a tutti i tipi di colture e, in combinazione con i nostri biostimolanti di origine vegetali e i microrganismi benefici, permettono di ottenere il massimo potenziale di resa e qualità.
Biostimolanti: possiamo aumentare in modo sostenibile la produzione e la qualità delle colture utilizzando i biostimolanti, che sono un elemento fondamentale per un’agricoltura più sostenibile, grazie alla loro capacità di migliorare la salute del suolo e aumentare l'efficienza dei fertilizzanti.
Tra le funzioni fisiologiche che i biostimolanti possono influenzare troviamo l'aumento della crescita delle radici e della biomassa, l'aumento dell'assorbimento e della traslocazione dei nutrienti, l'attivazione di vie di segnalazione ormonale e dell'espressione genica, la protezione dell'attività fotosintetica durante lo stress e persino il miglioramento della rizosfera, che può fornire un ambiente migliore per le relazioni simbiotiche con i microrganismi benefici del suolo.
La stimolazione di queste funzioni fisiologiche si traduce quindi in effettivi cambiamenti fisici nelle piante, come una migliore composizione nutrizionale, una migliore capacità di utilizzo dell'acqua e dei nutrienti, una maggiore resistenza e recupero dagli stress abiotici e concentrazioni di clorofilla più elevate.
L'uso dei Biostimolanti nelle colture ortofrutticole e industriali può avere un effetto positivo sia sulle caratteristiche qualitative estrinseche come l'uniformità, la consistenza e la pezzatura dei frutti, sia su caratteristiche intrinseche (composizione chimica e nutrizionale dei frutti). Ad esempio, è stato riscontrato che l'applicazione di Biostimolanti può:
- Aumentare il contenuto di elementi minerali (biofortificazione) con effetti positivi sull'alimentazione umana.
- Aumentare il contenuto di composti ad azione nutraceutica (es. acido ascorbico, carotenoidi, fenoli) attraverso la stimolazione del metabolismo secondario delle piante.
- Aumentare l'accumulo di carboidrati o acidi organici che influiscono sulla qualità nutrizionale o organolettica del prodotto avendo un effetto positivo sul metabolismo primario della pianta.
- Ridurre il contenuto di composti indesiderati e fattori anti nutrizionali come i nitrati negli ortaggi a foglia (agiscono positivamente sul processo di assimilazione dei nitrati)
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